RELAZIONE EFSA SULL’ANDAMENTO DELLE INFEZIONI ALIMENTARI NEL PERIODO 2015-2019

08 Mar RELAZIONE EFSA SULL’ANDAMENTO DELLE INFEZIONI ALIMENTARI NEL PERIODO 2015-2019

E’ stata pubblicata dall’ EFSA in collaborazione con l’ECDC (European center for disease prevention and control) la relazione sull’andamento delle infezioni alimentari nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019. Il documento, molto dettagliato, contiene i valori riscontrati in 36 Paesi di cui 28 appartenenti all’Unione Europea.

Negli ultimi cinque anni in Europa i casi delle due principali malattie a trasmissione alimentare (Campylobacter e Salmonella) sono rimasti sostanzialmente invariati:

Per quanto riguarda la campilobatteriosi, che da oltre 15 anni è la malattia di origine alimentare più diffusa in Europa, ha colpito oltre 220 mila persone, mentre la salmonellosi, che è al secondo posto per incidenza, quasi 90.000. La diffusione della Salmonella è quindi ancora notevole, ma la buona notizia è che la maggior parte degli Stati sono riusciti a ridurre l’incidenza delle infezioni.

Dopo Campylobacter e Salmonella, le altre malattie più segnalate sono state le infezioni da Escherichia coli produttore di tossine shiga o STEC, in peggioramento nel periodo considerato, quelle da Yersinia (stabili) e soprattutto quelle da Listeria.

A proposito di Listeria, dopo molti anni di crescita costante, nell’intervallo di tempo analizzato si è registrata una stabilizzazione; si sono registrati oltre 2.200 casi che in buona parte hanno riguardato persone con più di 64 anni di età. La Listeria, a causa degli elevati tassi di ospedalizzazione e di mortalità, è sicuramente la più grave e per questo qualunque segno di stabilizzazione è accolto con soddisfazione.

Il rapporto ha poi monitorato l’andamento dei focolai tra persone, cioè i casi in cui due o più persone hanno contratto la stessa infezione dopo aver mangiato il medesimo alimento. La Salmonella è stata la principale responsabile, causando quasi mille focolai. La maglia nera, per il settore ittico, spetta invece ai Norovirus, che hanno causato 145 focolai.

A questo link potete trovare la relazione completa composta da oltre 300 pagine e approvata a fine gennaio 2021.