Legionella: Strutture interessate, Documento di Valutazione del Rischio e Analisi Microbiologiche

12 Mar Legionella: Strutture interessate, Documento di Valutazione del Rischio e Analisi Microbiologiche

Il rischio Legionella nelle strutture ricettive

Nelle ultime Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi approvate dalla Conferenza Stato-Regioni nel 2015, viene indicato l’obbligo da parte delle strutture a rischio di procedere alla valutazione del rischio Legionella e di predisporre il relativo documento di autocontrollo.

Le strutture a rischio… quali sono?

Le strutture considerate a rischio sono quelle che prevedono presenza di impianti che comportano un moderato riscaldamento dell’acqua e la sua nebulizzazione (docce, idromassaggi, saune, piscine, sistemi  di condizionamento, aerosol, etc.) o nelle quali sono presenti utenti “immunodepressi” ovvero con sistema immunitario deficitario o alterato (ospedali, strutture sanitarie, case di riposo, etc.).

Tra le realtà maggiormente interessate troviamo tutte le strutture turistico-ricettive, ricreative e termali (alberghi, hotel, campeggi, bed & breakfast, piscine, palestre, stabilimenti termali, spa, wellness, pensioni, rifugi, affittacamere, agriturismi etc.)

Da cosa dipende il rischio legionellosi?

Il Rischio legionellosi dipende da diversi fattori, anche non contemporanei, tra cui:

  • Temperatura dell’acqua compresa tra 20 e 50°C
  • Presenza di tubazioni con flusso d’acqua ridotto (tratti poco o per nulla utilizzati della rete, utilizzo saltuario delle fonti di erogazione come ad esempio capita con strutture turistiche stagionali)
  • Utilizzo discontinuo della struttura o di una parte dell’impianto idrosanitario
  • Caratteristiche e manutenzione degli impianti e dei terminali di erogazione (pulizia, sanificazione, disinfezione)
  • Caratteristiche dell’acqua di approvvigionamento a ciascun impianto (fonte di erogazione, disponibilità di nutrimento per Legionella, presenza di eventuali disinfettanti).
  • Vetustà, complessità e dimensioni dell’impianto
  • Ampliamento o modifica d’impianto esistente (lavori di ristrutturazione o modifica)
  • Utilizzo di gomma e fibre naturali per guarnizioni e dispositivi di tenuta
  • Presenza e concentrazione di Legionella, evidenziata a seguito di eventuali pregressi accertamenti ambientali (campionamenti microbiologici)

 

Cos’è la Legionellosi? Come avviene il contagio?

La Legionella è composta da bacilli Gram negativi idrofili, ciò sta a significare che si colonizza in ambienti acquatici sia naturali sia artificiali (reti idriche di tutti i tipi, impianti di climatizzazione, fontane, serbatoi di accumulo, rami morti etc.).

Seppur la Legionella prediliga ambienti acquatici caldi (tra i 25°C ed i 50 °C), in talune occasioni riesce a sopravvivere anche a temperature più fredde (fino a 6°C).

La legionellosi si acquisisce per via respiratoria e il contagio avviene tramite inalazione di aerosol contaminato (ossia con presenza del batterio Legionella).

Le Legionellosi non è altro che un’infezione che può sfociare in diverse forme cliniche, tutte a carico dell’apparato respiratorio (es. Febbre di Pontiac, Malattia dei Legionari, etc.).

Alcune delle sintomatologie sono:

  • Febbre di Pontiac: dopo un periodo d’incubazione di circa 12-36 ore, si manifesta con febbre, cefalea, brividi, mialgie.
  • Malattia dei legionari: a seguito di un periodo d’incubazione da 2 a 10 giorni (generalmente 5 o 6), sfocia in polmoniti con e senza manifestazioni extra polmonari.

 

Cosa fare per prevenire il rischio legionellosi?

Per un’efficace prevenzione, le Linee Guida per il controllo della legionellosi prevedono l’obbligo per il gestore di ogni struttura turistico-recettiva di:

  • Effettuare la Valutazione dei Rischio legionellosi (DVR Legionella) con periodicità definita in funzione del rischio. Tale valutazione prevede un’analisi del rischio al fine di verificare la possibilità che nella struttura possano verificarsi casi di malattia
  • Individuazione di una figura competente, responsabile dell’esecuzione di tale attività di prevenzione (a es. igienista, microbiologo, ingegnere con esperienza specifica, ecc.)
  • Redazione di un piano di monitoraggio e controllo nel quale vengano evidenziati i campionamenti da effettuare, la periodicità e gli interventi da porre in essere in caso di positività.

 

In cosa consiste il DVR Legionella (Documento di Valutazione del rischio Legionella)?

La valutazione del rischio è necessaria per acquisire informazioni sugli impianti in termini di:

  • Potenziali condizioni di proliferazione batterica al loro interno e di esposizione ad aerosol d’acqua che essi possono determinare
  • Stima del possibile impatto potenzialmente causato dagli impianti sulla salute dei lavoratori operanti nella struttura e, più in generale dei frequentatori (in particolare gli utenti esterni o gli ospiti della struttura)
  • Definizione ed implementazione delle misure necessarie a contenere il rischio, con un impegno di sforzi e risorse commisurati al potenziale impatto e alla criticità della struttura.

Una corretta Valutazione del Rischio Legionella (DVR Legionella) correlato ad una struttura turistico-recettiva non può prescindere da un’accurata ispezione e conoscenza degli impianti a rischio, partendo dagli schemi d’impianto aggiornati e da un sopralluogo con un tecnico specializzato.

Tale analisi ispettiva ha lo scopo di identificare i punti critici di ciascun impianto a rischio identificando quali siano i punti della rete (idrica e aeraulica) che possano determinare un rischio per gli utenti e per i lavoratori.

I gestori di strutture recettive dovrebbero effettuare e revisionare regolarmente la valutazione del rischio, almeno ogni due anni (preferibilmente ogni anno in base alla criticità).

Tale revisione deve essere formalmente documentata, ciò sta a significare che è necessario registrare la valutazione effettuata in apposito documento al quale vengano allegate tutti i verbali di manutenzione attuata (es.: sanificazione, etc.), le relative periodicità di effettuazione, la metodologia di valutazione del rischio e le misure preventive previste nelle casistiche considerate.

Al fine di garantire un monitoraggio costante ed efficace del rischio correlato alla presenza di legionella ed in particolare delle attività preventive indicate nel documento di valutazione del rischio, ogni struttura turistico-ricettiva è tenuta ad individuare un Responsabile deputato all’identificazione e valutazione del rischio legionellosi.

Per rivestire tale ruolo, la figura identificata deve essere competente in materia ossia deve conoscere le problematiche connesse alla legionellosi, le misure di preventive e protettive da porre in essere al fine di abbattere tale rischio.

Il Responsabile ha il compito di:

  • monitorare sul rispetto delle attività indicate nel documento di valutazione dei rischi
  • verificare la costante assenza di legionella nelle periodiche attività di verifica
  • Attivare immediatamente le misure correttive in caso di presenza di legionella a seguito delle attività di verifica (es. prelievi di acqua, controllo della presenza di legionella nell’aria, etc.)
  • mantenere costantemente aggiornato il registro degli interventi.

 

Il Registro degli Interventi

Ogni struttura ricettiva deve provvedere all’istituzione di un Registro degli Interventi, ossia di un documento nel quale vengono annotate tutte le attività di manutenzione periodiche effettuate al fine di verificare l’assenza di legionella.

Nel registro vanno riportate tutte le attività di verifica effettuate coerentemente a quanto indicato nel Documento di Valutazione del Rischio Legionellosi (DVR Legionella).

Pertanto, nel documento in questione devono essere contenute anche eventuali attività manutentive straordinarie legate all’eventuale presenza di legionella, al fine di verificare che vengano messe in atto le misure pianificate in sede di valutazione del rischio e che le stesse risultino efficaci al contenimento e riduzione del rischio.

Tale registro deve essere mantenuto aggiornato dal Responsabile designato.

L’analisi di laboratorio

Per valutare la presenza del batterio di Legionella all’interno delle acque nelle strutture a rischio è necessario procedere ad un’analisi microbiologica.

Le Linee Guida del 2015 prevedono che il campionamento per l’analisi microbiologica debba essere effettuato prima che venga attuato un qualunque intervento di disinfezione o pratica preventiva (pulizia e/o disinfezione con qualunque metodo) oppure a distanza di un tempo congruo dalla sua esecuzione (rif. dopo circa 48 ore dall’avvenuta messa a regime dell’impianto post intervento).

E’ opportuno che il numero di campioni sia proporzionato alle dimensioni dell’impianto.

Per ciascun impianto di acqua calda sanitaria (ACS)  devono essere effettuati almeno i seguenti prelievi:

  • mandata (oppure dal rubinetto più vicino al serbatoio/i
  • ricircolo
  • fondo serbatoio/i
  • almeno 3 punti rappresentativi (ovvero i più lontani nella distribuzione idrica e i più freddi)

Per ciascun impianto di acqua fredda (AFS) devono essere effettuati almeno i seguenti prelievi:

  • fondo serbatoio/i
  • almeno 2 in punti rappresentativi (ovvero il più lontano nella distribuzione idrica ed il

più caldo).