
16 Mar SICUREZZA DELL’ACQUA AL TEMPO DEL COVID-19
Sono ormai quotidiane le immagini degli scaffali vuoti dei vari supermercati, saccheggiati da orde di consumatori nel panico dall’idea di finire in quarantena da un momento all’altro, senza provviste e con il frigorifero vuoto.
Questo ha portato gli italiani a riempire i carrelli di beni di prima necessità e non solo.
Tra i prodotti più venduti del momento figurano pasta, farine, carne, scatolame, disinfettanti, carta igienica e, soprattutto, acqua minerale. Sulla scelta di fare scorta di acqua presi dal panico del coronavirus è intervenuto l’Istituto superiore di sanità. In una nota pubblicata pochi giorni fa sottolinea come non sia assolutamente necessario fare incetta di bottiglie ingombranti e magari di plastica, perché il coronavirus Sars-CoV-2 non si trasmette attraverso l’acqua del rubinetto.
Secondo l’ISS, l’acqua di rete è sicura e non ci sono giustificazioni sanitarie per scegliere le minerali. “Le correnti pratiche di depurazione sono efficaci nell’abbattimento del virus, dati i tempi di ritenzione e i fenomeni di diluizione che caratterizzano i trattamenti, uniti a condizioni ambientali che pregiudicano la vitalità dei virus (temperatura, luce solare, livelli di PH elevati).” Inoltre, negli acquedotti si svolge una fase finale di disinfezione che consente di rimuovere i virus dall’acqua, prima che sia immessa nelle condutture.
Se volete essere certi della potabilità dell’acqua che esce dal vostro rubinetto potete rivolgervi a Lachiver Alimenti (info@lachiveralimenti.com 045-595764) che esegue analisi microbiologiche e chimiche su tutte le tipologie.
Le prove microbiologiche e chimiche relative alle acque segue Norme Ufficiali o metodi d’analisi di Enti riconosciuti a livello internazionale ed è soggetta ad accreditamento.